PRE – REQUISITI: LE SEZIONI STRADALI – IL CALCOLO ANALITICO DEI VOLUMI
Nel calcolo analitico del solido stradale, attraverso la teoria delle sezioni ragguagliate, abbiamo visto come calcolare il volume di sterro o di riporto tra due sezioni consecutive. Se ripetiamo questo procedimento due sezioni alla volta, partendo dall’inizio fino alla fine della strada, calcoleremo il volume totale di sterro e di riporto della nostra opera.
Quando facciamo questa operazione però, non ci rendiamo conto di quella che è la reale movimentazione del terreno; in particolare, sappiamo che i volumi di sterro serviranno per realizzare i rilevati, però come muovo il terreno? Dove devo portarlo una volta che l’ho scavato? Comincio dalle zone più lontane o da quelle vicine?
Per prima cosa, dobbiamo distinguere i movimenti di terreno in due categorie: trasversali e longitudinali.
I movimenti trasversali sono definiti così perchè verranno effettuati trasversalmente (perpendicolarmente) all’asse stradale; sono chiamati anche PALEGGI, e quindi entrano in gioco quando abbiamo sezioni a mezza costa (miste, sia di sterro che di riporto). La movimentazione dei volumi avviene trasversalmente, nella stessa sezione; se ho una sezione mista, sarà più conveniente effettuare lo scavo e utilizzare quel terreno per formare il rilevato trasversalmente (nella stessa sezione) piuttosto che portarlo su e giù per la strada.
I movimenti longitudinali, invece, si faranno lungo l’asse stradale e quindi serviranno per portare il terreno scavato anche a grandi distanze. Questo tipo di movimentazione è ben più costosa dell’altra, sarà da farsi dopo i paleggi e sarà oggetto di una tavola a parte.
Appare quindi evidente che il mero calcolo analitico dei volumi non è sufficiente; occorrono altre indicazioni sulla natura di questi movimenti.
La graficizzazione di quanto appena detto ci viene in aiuto per espletare la natura dei movimenti: tale grafico viene chiamato DIAGRAMMA DELLE MASSE e rappresenta la nostra tavola 5.
Il diagramma ha sull’asse delle x le distanze, la lunghezza dell’asse stradale con i picchetti, proprio come il profilo longitudinale. Sull’asse delle y invece, vengono riportate le aree delle singole sezioni, proprio come abbiamo detto nel calcolo analitico dei volumi.

Facendo questa operazione per ogni sezione consecutiva, a due a due, possiamo apprezzare le zone in cui avremo il paleggio perchè saranno contemporaneamente presente nell’ennesimo picchetto.
In più, avremo una graficizzazione dei valori dei volumi, ottenuti misurando l’area dei triangoli o dei trapezi che si formano come figure semplici nelle sezioni miste o omogenee.
Per apprezzare maggiormente le aree e i volumi, la scala delle y viene solitamente moltiplicata per un fattore m che dipende dai valori dei volumi ma che solitamente è 2, 4, 5 o 10.

MATERIALE:
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