Una volta inserita la poligonale d’asse e rettificato il tracciolino, proseguiamo con l’inserimento delle curve, ovvero dei raccordi circolari.

Il tracciato stradale è infatti formato dall’alternanza di tratti rettilinei, definiti RETTIFILI interposti da CURVE CIRCOLARI.

L’inserimento delle curve deve rispettare i criteri progettuali della strada, le caratteristiche del terreno, il rispetto della pendenza massima ovvero la concatenazione con il tracciolino, nonchè il rispetto dei criteri di sicurezza stabiliti dalle norme.

Il passaggio da un rettifilo ad una curva infatti, è un punto pericoloso nella percorrenza della strada a causa della forza centrifuga: il passaggio da una curva a raggio infinito (rettifili) ad una curva a raggio finito infatti, deve – secondo le norme – essere preceduto tra tratti a raggio variabile in modo che il passaggio da un raggio infinito a raggio ridotto sia graduale. Questa curva viene chiamata CLOTOIDE.

Nel progetto didattico di tipo preliminare che eseguiamo a lezione, ometteremo la trattazione di curve a raggio variabile, ipotizzando una loro analisi in fase di progetto definitivo.

In sostanza, le curve circolari non sono altro che rami di circonferenza. Possiamo avere le seguenti casistiche:

  • curve circolari monocentriche o policentriche
  • curve circolari a raggio costante o variabile
  • curve interne o esterne

Al fine dello studio didattico delle curve circolari, ci limiteremo quindi a trattare solo quelle MONOCENTRICHE a RAGGIO COSTANTE, interne o esterne.